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Il comando {{{ischroot}}} è difettoso e non rileva il fatto di essere in esecuzione in una chroot (DebianBug:685034). Svariati pacchetti dipendono da {{{ischroot}}} per determinare il comportamento corretto in una chroot e funzioneranno in modo non corretto durante gli aggiornamenti se il problema non viene risolto. Il modo più semplice per farlo è di sostituire ischroot con il comando /bin/true. Sfortunatamente ciò viene sovrascritto ogni volta che viene aggiornato DebianPkg:debianutils e l'operazione dovrà essere ripetuta. | Il comando {{{ischroot}}} è difettoso e non rileva il fatto di essere in esecuzione in una chroot (DebianBug:685034). Svariati pacchetti dipendono da {{{ischroot}}} per determinare il comportamento corretto in una chroot e funzioneranno in modo non corretto durante gli aggiornamenti se il problema non viene risolto. Il modo più semplice per farlo è di sostituire ischroot con il comando /bin/true. |
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cp /bin/true /usr/bin/ischroot | dpkg-divert --divert /usr/bin/ischroot.debianutils --rename /usr/bin/ischroot ln -s /bin/true /usr/bin/ischroot |
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== Uso avanzato == Il pacchetto [[Schroot|schroot]] fornisce un comodo wrapper per permettere agli utenti non privilegiati di avere accesso ad uno o più ambienti chroot. schroot gestisce la chiamata chroot(2) così come la rimozione dei privilegi dentro la chroot e il montaggio di risorse nella chroot (come directory home, /dev, /proc). |
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Nei sistemi operativi simili a Unix, il termine chroot indica un'operazione che consiste nel cambiare la directory di riferimento dei processi che sono in esecuzione corrente e per i processi generati da questi ultimi. (Continua a leggere...)
Contents
Installazione
Creare un "chroot" in Debian è molto semplice.
Ciò che serve è:
- installare i pacchetti necessari
apt-get install binutils debootstrap
- scegliere una posizione
mkdir -p /srv/chroot/wheezy
- creare il chroot
debootstrap --arch i386 wheezy /srv/chroot/wheezy http://http.debian.net/debian
- entrarvi:
chroot /srv/chroot/wheezy
Configurazione
In genere è necessario creare o modificare punti chiave delle configurazioni.
Creare un file /usr/sbin/policy-rc.d NELLA CHROOT, in modo che dpkg non avvii demoni a meno che non sia voluto. Questo esempio previene impedisce l'avvio nella chroot di tutti i demoni.
chroot /srv/chroot/wheezy cat > ./usr/sbin/policy-rc.d <<EOF #!/bin/sh exit 101 EOF chmod a+x ./usr/sbin/policy-rc.d
Il comando ischroot è difettoso e non rileva il fatto di essere in esecuzione in una chroot (685034). Svariati pacchetti dipendono da ischroot per determinare il comportamento corretto in una chroot e funzioneranno in modo non corretto durante gli aggiornamenti se il problema non viene risolto. Il modo più semplice per farlo è di sostituire ischroot con il comando /bin/true.
dpkg-divert --divert /usr/bin/ischroot.debianutils --rename /usr/bin/ischroot ln -s /bin/true /usr/bin/ischroot
Configurare un chroot è relativamente statico e molto specifico, è possibile fare a meno dei comandi di alto livello e modificare direttamente i file.
- utenti nel chroot:
/etc/passwd /etc/groups
- impostazioni di rete nella chroot:
/etc/hosts /etc/resolv.conf
- montaggio dei file system dell'host sottostante (NON nella chroot):
/etc/fstab
Montare pseudo filesystem
/proc
- Se il sistema non è interamente funzionante controllare la presenza di /proc nel sistema chroot. A priori, dalla versione di debootstrap in Debian/Wheezy è integrato il montaggio di /proc e /sys nativamente.
proc on /proc type proc (rw) sysfs on /sys sysfs kind (rw)
/dev/pts
È inoltre consigliato di fare un "bind" a /dev/pts. Questo previene messaggi di errore come Devo essere collegato ad un terminale o Impossibile accedere a '/dev/pts/0': File o directory non esistente durante l'uso di screen.
In tal caso, dal sistema principale, eseguire il comando:
mount --bind /dev/pts /srv/chroot/wheezy/dev/pts
Configurazioni predefinite
Generalmente il file /etc/fstab apparirà come segue:
# grep chroot /etc/fstab /dev /srv/chroot/wheezy/dev auto bind 0 0 /dev/pts /srv/chroot/wheezy/dev/pts auto bind 0 0 /proc /srv/chroot/wheezy/proc auto bind 0 0
Perciò "mount" dal sistema principale sarà:
# mount | grep chroot /dev on /srv/chroot/wheezy/dev -type none (rw, bind) /dev/pts on /srv/chroot/wheezy/dev/pts kind none (rw, bind) /proc on /srv/chroot/wheezy/proc type none (rw, bind)
Aggiungere e rimuovere pacchetti
- Eliminare pacchetti non necessari (dipende dallo scopo del chroot):
apt-get install deborphan
deborphan -a
- e, ad esempio:
apt-get remove --purge telnet manpages pppconfig ipchains ...
Complementary list svgalibg1 whiptail
- aggiungere qualche comodità:
apt-get install emacs23 local mc
Uso
Esempi comuni di utilizzo di un chroot:
ricompilazione di applicazioni in un contesto differente dalla macchina che ospita il chroot (backport, cross-compilazione, ...)
- aggiornamento servizi di produzione orientando il vecchio (macchina ospitante) al nuovo (installato nel chroot)
- protezione di un servizio "chrootato" dalla macchina ospitante e viceversa
Uso avanzato
Il pacchetto schroot fornisce un comodo wrapper per permettere agli utenti non privilegiati di avere accesso ad uno o più ambienti chroot. schroot gestisce la chiamata chroot(2) così come la rimozione dei privilegi dentro la chroot e il montaggio di risorse nella chroot (come directory home, /dev, /proc).
Vedere anche
Debootstrap : impostare un'altra installazione Debian completa all'interno di una chroot.