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Questa pagina descrive la gestione dell'accessibilità di Debian e fornisce suggerimenti di configurazione per gli utenti. Per i dettagli di sviluppo, vedere accessibility-devel.

Aiutateci ad aiutarvi

Vedere: http://lists.debian.org/debian-accessibility/2013/10/msg00026.html : sarebbe bello se gli utenti fornissero scenari di test in modo che sviluppatori senza handicap possano sapere come testare i pacchetti di accessibilità e così facendo possano aiutare il Team per l'accessibilità.

Accessibilità nell'installatore Debian

L'installatore Debian ha funzioni per accessibilità in braille, con sintesi vocale e con elevato contrasto; sono documentate nel manuale di installazione, l'ultima versione caricata del manuale di installazione per il rilascio testing (potrebbe essere datato), così come nella bozza attuale per la prossima versione disponibile (anche su svn://svn.debian.org/svn/d-i/trunk/manual/en/boot-installer/).

I dispositivi Braille USB sono rilevati automaticamente, mentre quelli con porta seriale vanno configurati all'avvio.

In aggiunta al supporto hardware per il parlato presente nell'installatore di Squeeze (Debian 6.0), la sintesi vocale software è disponibile in Wheezy (Debian 7) e successive: una volta arrivati al menu di avvio (dovrebbe essere emesso un bip per segnalare che vi si è arrivati), premere semplicementes "s" e "Invio". Può anche essere attivato da win32-loader scegliendo l'installazione per esperti, la modalità di installazione grafica e aggiungendo speakup.synth=soft alla riga di comando per il kernel. Notare comunque che il menu di avvio di Windows non è accessibile; è necessario premere la freccia in basso e Invio mentre viene visualizzato all'avvio (per 30 secondi in modo predefinito).

Quando l'installazione viene fatta usando il braille o la sintesi vocale, gli stessi parametri per il braille e la sintesi vocale saranno abilitati sul sistema installato. Verrà inoltre abilitato Orca per l'utente creato al momento dell'installazione.

Se la sintesi vocale non compare servono informazioni per scoprire dove sia il problema.

Come prima cosa, che è anche la più importante, è necessario l'URL esatto da cui è stata scaricata l'immagine dell'installatore, altrimenti gli autori non potranno mai essere i grado di trovare il bug che potrebbe esistere solamente nell'immagine che è stata usata (e che deve essere corretta!)

Premere Alt-F2 all'interno dell'installatore per passare ad una console, premere Invio per avviare la shell e digitare

amixer scontrols

inviare quindi l'output a debian-accessibility@lists.debian.org in modo da verificare se sia stata rilevata una scheda audio e quali siano i nomi dei livelli dei volumi. Se compare solo un messaggio di errore, o se non si hanno le risorse per poter leggere la console di shell, si provi a far funzionare l'audio con un CD live e inviare l'output di lsmod a debian-accessibility@lists.debian.org, in modo che sia possibile sapere quale driver manca.

È possibile scaricare le immagini per Squeeze da http://people.debian.org/~sthibault/espeakup/ ma non sembra esserci più alcuna attività a causa dell'aggiornamento del kernel nell'archivio ufficiale. Al loro posto, si possono scaricare le immagini di testing (cioè Wheezy) da http://www.debian.org/devel/debian-installer; durante la selezione del mirror dell'archivio, premere '<' per tornare al menù principale, cambiare la priorità al livello più basso e rientrare nella parte di selezione del mirror nel menù principale, qui si può scegliere di installare Squeeze invece di Wheezy, e poi cambiare nuovamente la priorità al livello alto con lo stesso metodo.

Per memorizzare alcune opzioni di avvio e quindi evitare di scriverle a tentoni, si può rimasterizzare l'immagine utilizzando lo script di seguito:

http://people.debian.org/~sthibault/remaster-append.sh

Braille

Il supporto per i dispositivi braille è gestito da brltty, che viene avviato come demone sullo sfondo e che funziona con la maggior parte dei display, connessi tramite porta seriale, USB o bluetooth. Sul sito web di brltty (http://www.mielke.cc/brltty/) si possono trovare dettagli riguardanti i dispositivi braille gestiti.

Fornisce anche la gestione della lettura dello schermo per la console testuale Linux. La gestione della lettura dello schermo per il desktop Gnome viene fornita da Orca; non pilota i dispositivi braille direttamente, ma si "connette" a brltty attraverso BrlAPI per farlo. Se Orca non riesce a produrre output braille, assicurarsi che

Alcuni dispositivi braille hanno una tastiera braille integrata. Brltty permette la simulazione della pressione di tasti nella console testuale. Per una corretta simulazione in Xorg (in particolare la gestione di disposizioni non qwerty), si dovrebbe installare il pacchetto brltty-x11; questo fornisce xbrlapi, che dovrebbe essere avviato all'avvio della sessione di Xorg, prima di avviare orca.

È anche possibile usare la tastiera del PC come tastiera braille. In /etc/brltty.conf, decommentare key-table keypad e riavviare brltty. È possibile in seguito commutare al braille premendo Ins+asterisco sul tastierino numerico e tornare all'inserimento normale premedo Ins+barra sul tastierino numerico. L'impostazione predefinita è di usare i tasti asdfjkl, come tasti braille, ma si può modificare /etc/brltty/kbd-braille.kti in modo da usare altri tasti.

È inoltre possibile digitare modelli braille unicode (non lettere, braille puro, mostrato come tale sullo schermo) grazie al pacchetto console-braille, che comprende layout di tastiera e il programma setbrlkeys per caricarli facilmente.

Brltty ha anche una gestione base della lettura dello shermo grafico, che è limitata a campi di testo, ad esempio il widget principale di edit o il terminale gnome-terminale. Tale gestione è fornita dal pacchetto brltty-x11 e può essere avviata con il comando

brltty -b ba -x as

all'avvio della sessione Xorg. L'opzione -b ba indica di connettersi via BrlAPI a brltty già in esecuzione che pilota l'effettivo dispositivo braille. L'opzione -x as seleziona il driver At-Spi, che effettua la lettura dello schermo grafico.

Sintesi vocale

Debian fornisce molti sistemi di sintesi vocale; si può trovare un elenco nell'attività di sintesi vocale in Debian Blend. I lettori dello schermo possono spesso usare direttamente un qualche sistema di sintesi vocale, oppure usare interfacce generiche, come gnomespeech o speech-dispatcher. Gnome-speech è per lo più solamente uno sottile strato comune; speech-dispatcher è più evoluto: gira come demone, a cui si possono connettere i lettori dello schermo per emettere il parlato. speech-dispatcher ha poi svariati moduli per gestire diversi sistemi di sintesi vocale.

I sistemi di sintesi vocale hanno problemi con pulseaudio. È raccomandato di provare a rimuovere il pacchetto o, se ciò non è possibile, a disabilitare il suo uso in modo predefinito, eseguendo ad esempio:

dpkg-divert --add --rename /usr/share/alsa/pulse-alsa.conf

Accessibilità al boot

È possibile far sì che GRUB emetta un bip quando è pronto a ricevere input da tastiera: in /etc/default/grub, decommentare o aggiungere la riga seguente:

GRUB_INIT_TUNE="480 440 1"

ed eseguire update-grub

Un'opzione per avere un bootloader completamente accessibile è usare petitboot. Il principio è lasciare che il bootloader (ad esempio Grub) avii normalmente Linux ma facendo sì che vengano avviati petitboot e brltty. Petitboot fornisce l'elenco dei kernel da avviare e permette di appendere parametri, quindi usa kexec per avviare il kernel scelto con le opzioni desiderate.

Tuttavia questo metodo non supporta Windows, solo Linux.

Per cominciare, installare il pacchetto petitboot, creare un file /boot/petitboot.sh che ad esempio contenga:

   1 #!/bin/sh
   2 /bin/mount none /var -t tmpfs
   3 /bin/mount none /tmp -t tmpfs
   4 /etc/init.d/udev start
   5 /usr/sbin/pb-discover &
   6 /sbin/brltty
   7 /usr/sbin/petitboot-nc -l /tmp/log

Renderlo eseguibile:

chmod +x /boot/petitboot.sh

Quindi creare una voce di boot per petitboot copiando dal file /boot/grub/grub.cfg una voce (che si sa funzionante) alla fine del file /etc/grub.d/40_custom, appendendo init=/boot/petitboot.sh alla riga linux (che specifica il file vmlinux) e chiamandola petitboot. Si può anche scegliere un tasto scorciatoia per la voce. Qualcosa di simile a:

menuentry 'petitboot' --hotkey=p --class debian --class gnu-linux --class gnu --class os {
    ...
    echo 'Loading Linux <version> ...'
    linux /boot/vmlinuz-<version> root=blabla ro init=/boot/petitboot.sh
    echo 'Loading initial ramdisk ...'
    initrd /boot/initrd.img-<version>
}

È consigliabile conservare in un posto sicuro una copia di backup che funziona e utilizzare quel percorso al posto di quello fornito dal file di Debian, in caso non dovesse più funzionare in seguito a un aggiornamento.

Infine eseguire update-grub per aggiornare /boot/grub/grub.cfg.

In questo modo, quando all'avvio si ottiene il bip di grub, si ha l'opzione di premere il tasto "Fine" poi "Invio", oppure premere la scorciatoia "p", e in questo modo si avvieranno Linux, brltty e petitboot.

Se dopo un periodo di test ci si sente abbastanza sicuri che tutto funzioni, si può rendere questo comportamento predefinito in grub, impostanto in /etc/default/grub

GRUB_DEFAULT="petitboot"

e eseguendo nuovamente update-grub. Si avrà comunque ancora la possibilità, al bip di grub, di premere "Home" poi "Invio" per avviare senza petitboot.

Tipi di carattere in console

I caratteri della console testuale Linux possono essere regolati per ottenere una migliore accessibilità: in /etc/default/console-setup, si può impostare FONTFACE a Terminus, per rendere possibile la sezione di caratteri più grandi come, persino, FONTSIZE=32x16. Ciò ovviamente riduce anche la quantità di testo mostrato sullo schermo. Per regolare in dettaglio la quantità esatta del testo mostrato sullo schermo, si possono impostare SCREEN_WIDTH e SCREEN_HEIGHT.

Il pacchetto console-braille fornisce tipi di carattere braille, utilizzabili per digitare modelli braille unicode e mostrare braille sullo schermo. Ciò è incompatibile con l'utilizzo di FONTFACE, è necessario specificare sia il tipo di carattere normale sia il braille nella variabile FONT, vedere l'esempio in /etc/default/console-setup.

Interfaccia utente grafica (GUI)

Attualmente si può avere accesso ai desktop GNOME e KDE tramite Orca. Per maggiori dettagli leggere la pagina su Orca e la guida per l'accessibilità di GNOME. Per l'accessibilità in KDE, deve essere installato il pacchetto qt-at-spi e la variabile d'ambiente QT_ACCESSIBILITY deve essere impostata a 1:

export QT_ACCESSIBILITY=1

Temi di colori per accessibilità

L'ingranditore GNOME permette di invertire i colori. Alcune persone, però, preferiscono per l'ambiente grafico altri colori o preferiscono avere solo un altro contrasto senza invertire i colori. Per tutto ciò esiste un pacchetto chiamato gnome-accessibility-themes, in cui sono inclusi temi diversi; lo si può installare con:

aptitude install gnome-accessibility-themes

Possono essere scelti nel menu delle preferenze di GNOME.

Accessibilità in GDM

Il display manager grafico GDM permette l'accessibilità, basta che venga abilitato orca. In Lenny però la versione di GDM installata in modo predefinito non gestisce questa funzionalità; perciò è necessario come prima cosa rimuovere GDM e poi installare invece GDM3.

Si può poi abilitare orca in tre modi:

su -s /bin/sh -c "gconftool-2 --type bool --set /desktop/gnome/applications/at/screen_reader_enabled true" Debian-gdm

oppure per Wheezy:

su -s /bin/sh -c 'eval $(dbus-launch) ; export DBUS_SESSION_BUS_ADDRESS DBUS_SESSION_BUS_PID ; GSETTINGS_BACKEND=dconf gsettings set org.gnome.desktop.a11y.applications screen-reader-enabled true' Debian-gdm || true

Accessibilità in Iceweasel

La versione di Iceweasel in Wheezy non è accessibile quanto le versioni più recenti. Viene raccomandato di scaricare, installare e usare una versione più nuova di Firefox da mozilla.com.

Accessibilità in applicazioni a 32bit

Se si sta usando un sistema a 64 bit e si usano alcune applicazioni a 32 bit, avere libatk-adaptor installato non sarà sufficiente ad rendere accessibili le applicazioni a 32 bit: è necessario installare anche la versione a 32 bit del pacchetto. Se non lo si è ancora fatto, abilitare l'installazione di pacchetti i386, come documentato in grande dettaglio nella pagina del Multiarch HOWTO:

dpkg --add-architecture i386

Poi aggiornare il database di APT:

apt-get update

e si può ora installare la versione a 32 bit del bridge:

apt-get install libatk-adaptor:i386

Accessibilità in Java

Per accedere alle applicazioni Java bisogna installare il pacchetto libatk-wrapper-java. Purtroppo openjdk ha l'accessibilità disabilitata in modo predefinito (vedere 705511), per cui va abilitata a mano rimuovendo il commento alle seguenti righe nel file /etc/java-6-openjdk/accessibility.properties:

assistive_technologies=org.GNOME.Accessibility.AtkWrapper

Virtualizzazione

Gli strumenti di virtualizzazione sono più o meno accessibili.

Xen

Xen usa un'interfaccia a riga di comando, perciò è naturalmente accessibile. L'impostazione di un ambiente Xen tuttavia non è molto semplice. Vedere le pagine su Xen.

qemu/kvm

qemu/kvm può essere eseguito in modalità testuale, usando l'opzione -curses. Naturalmente quando il guest è in modalità grafica, l'interfaccia testuale non mostra nulla di utile e sarà comunque necessario un lettore di schermo all'interno del guest.

Per far sì che il lettore di schermo emetta parlato, può essere usata l'opzione -soundhw ac97 per fornire una scheda audio virtuale al guest.

Per permettere al lettore dello schermo di emettere braille, può essere usata l'opzione -usbdevice braille per fornire al guest un dispositivo Braille Baum virtuale. Il rendering del braille verrà fatta attraverso il demone host brltty.

Un'altro modo per avere il braille è un passare attraverso un dispositivo braille USB. Per esempio, se sull'host lsusb riporta il dispositivo braille come:

Bus 001 Device 002: ID 0403:fe72 Baum

Fornendo l'opzione -usbdevice host:0403:fe72 si darà il dispositivo USB al guest, cioè ci si deve prima assicurare che niente, ad es. brltty, nell'host lo usi, poi eseguire qemu/kvm e quindi un demone brltty all'interno del guest può accedere al dispositivo fisico, come se fosse connesso alla macchina virtuale.

Naturalmente, se si hanno due dispositivi braille USB, uno può essere usato da un brltty in esecuzione sull'host e l'altro da un brltty in esecuzione nel guest.

Risoluzione di problemi

Nessun parlato dopo il login in GNOME

Se Orca dice solo "Welcome to Orca" e sembra poi diventare silenzioso, allora si è di fatto in un desktop vuoto. Per spostare il focus, premere Alt+F1 per il menu o Alt+F2 per il dialogo di esecuzione.

BRLTTY/braille si ferma dopo l'avvio

In Wheezy è stato aggiunto un programma chiamato modemmanager che analizza i dispositivi seriali (ed eventualmetne quelli usb2serial) per rilevarli come modem. Sfortunatamente ciò distrugge la comunicazione con i display braille connessi a tali porte. Basta usare

apt-get remove modemmanager

per risolvere questo problema.

Sessione GNOME 3 inaccessibile / Nessuna modalità di ripiego

Può succedere che ci si ritrovi in una sessione di GNOME 3 con accessibilità non adeguata. Per esempio, se si preme alt+F1 per il menu, non viene enunciato nulla. Questo è correlato con la GNOME shell ancora non perfettamente accessibile. Vedere di seguito come risolvere il problema.

Debian Wheezy (GNOME 3.4)

In GNOME 3.4, esiste una modalità chiamata di ripiego che mima il comportamento di GNOME 2. La si può abilitare usando:

gsettings set org.gnome.desktop.session session-name gnome-fallback

Deve essere fatto dalla sessione di GNOME. Si può ottenere un terminale premendo Alt+F2, digitando gnome-terminal<Invio> e ciò sarà comunque accessibile.

Debian Jessie (GNOME >= 3.8)

In Debian Jessie con una versione di GNOME version >= 3.8, c'è una modalità chiamata GNOME classic. Usa la GNOME shell direttamente per ottenere un'esperienza utente simile a GNOME 2. Quando si usa startx, per utilizzare questa modalità si può impostare il proprio .xinitrc come segue:

if [ -d /etc/X11/xinit/xinitrc.d ]; then
  for f in /etc/X11/xinit/xinitrc.d/*; do
    [ -x "$f" ] && . "$f"
  done
  unset f
fi

exec gnome-session --session=gnome-classic

Problemi con speech-dispatcher

Alcuni utenti usano il sintetizzatore vocale ibmtts o viavoice con orca e pensano che non sia affatto comodo. A loro dire, il sintetizzatore vocale è lento, la sua reattività e lenta e spesso va in crash. Il problema è che non sembrano esserci alternative, dato che gnome-speech non è più supportato dai produttori di ibmtts.

Il pacchetto che connette ibmtts a gnome-speech è tuttavia sotto licenza LGPL. Perciò è stato pacchettizzato in Debian con il nome gnome-speech-ibmtts.

Come installarlo? Per prima cosa installare il sintetizzatore vocale ibmtts o viavoice; poi eseguire (come utente root):

apt-get install gnome-speech-ibmtts

NOTA BENE: se si installa ibmtts dopo il pacchetto Debian, è necessario eseguire: dpkg-reconfigure gnome-speech-ibmtts altrimenti il file di configurazione di viavoice non verrà generato e orca non vedrà viavoice all'apertura del menu delle preferenze.

NOTA BENE: prima di riavviare orca per la prima volta, sarà probabilmente necessario fare un backup di ~/.local/share/orca, poi cancellare tutto il suo contenuto. Per farlo usare:

cp -Rp ~/.local/share/orca ~/.local/share/orcabackup
rm -r ~/.local/share/orca/*

Sarà necessario ricreare tutte le proprie preferenze (scorciatoie, ecc.).

Questo procedimento permette di trovare una soluzione per gli utenti che non vogliono usare speech-dispatcher immediatamente. Questa soluzione, tuttavia, non è ideale a lungo termine, dato che gnome-speech, o at-spi, saranno deprecati a partire da Gnome 3. Può essere tuttavia una buona transizione, ma non funziona con architetture amd64; solo l'architettura i386 è supportata.

Si noti che questo problema non si verifica se si migra da Lenny (5.0) a Squeeze (6.0), dato che la migrazione preserva la configurazione necessaria in modo che si possa accedere a ibmtts attraverso gnome-speech.

Problemi con Xorg

Xorg può non avviarsi se non c'è uno schermo fisico collegato alla scheda video. Questo problema dovrebbe essere segnalato al driver video usato, citando http://lists.freedesktop.org/archives/xorg/2009-March/044206.html per le argomentazioni a favore della risoluzione del problema.

Nel frattempo si può usare il driver dummy, che non fa uso di alcuna scheda grafica e permette comunque al desktop Gnome di avviarsi, ... Installare il pacchetto xserver-xorg-video-dummy e aggiungere le righe seguenti a /etc/X11/xorg.conf (crearlo se non esiste):

Section "Device"
    Identifier "noscreendevice"
    Driver     "dummy"
EndSection

Consigli e trucchetti

Avviamento automatico di Orca

Si può abilitare manualmente l'avvio automatico di orca nella sessione utente di Gnome 3 eseguendo

eval $(dbus-launch) ; export DBUS_SESSION_BUS_ADDRESS DBUS_SESSION_BUS_PID ; GSETTINGS_BACKEND=dconf gsettings set org.gnome.desktop.a11y.applications screen-reader-enabled true

L'avvio automatico nella sessione utente di Gnome 2 può essere abilitato manualmente eseguendo

gconftool-2 --type bool --set /desktop/gnome/interface/accessibility true
gconftool-2 --type bool --set /desktop/gnome/applications/at/visual/startup true

Schermo spento

Per allungare la durata della batteria o avere un po' di privacy, può essere utile spegnere lo schermo. Ci sono due modi per farlo: il primo è più semplice, ma richiede i privilegi dell'amministratore.

Installare il pacchetto vbetool e usare il comando

sudo vbetool dpms off

per spegnere lo schermo e

sudo vbetool dpms on

per riattivarlo.

È una buona idea (ma non è necessario) quella di aggiungere un'impostazione al proprio file sudoers per permettere l'esecuzione di questo comando senza la richiesta della password. Aggiungere quanto segue in /etc/sudoers:

nome_utente ALL=(root) NOPASSWD: /usr/sbin/vbetool

(dove "nome_utente" deve essere sostituito dal vero nome utente.)

Trucco: dopo un certo periodo di inattività, lo schermo verrà riattivato nuovamente alla pressione di un tasto. Per evitare che ciò accada, si può creare uno script, che verrà invocato con ./<nome_script> & in modo che venga eseguito sullo sfondo, che contenga quanto segue:

while [ 1 ]; do; sudo vbetool dpms off; sleep 20; done

Il secondo metodo è differente a seconda che sia usato in console o in X.

Nella console testuale si può usare

setterm -blank force

e ripristinato con

setterm -blank poke

Questo va lanciato direttamente dalla console Linux. Quando usato tramite screen è necessario dirigere l'output su /dev/tty1 (o altra tty):

setterm -blank force > /dev/tty1

Nella console grafica di X11 si può usare questo script per accendere e spegnere lo schermo:

   1 #!/bin/sh
   2 output=$(xrandr | grep ' connected ' | awk '{print $1}' | head -1)
   3 screenSize=$(xrandr | awk 'BEGIN {foundOutput=0}
   4     / '$output' / {foundOutput=1}
   5     /\*\+/ {print $1}
   6     /^[^ ]/ {if(foundOutput) exit 0}')
   7 if [ "$screenSize" != "" ]; then
   8     xrandr --output $output --fb $screenSize --off
   9     espeak -v it "Monitor spento"
  10 else
  11     xrandr --output $output --auto
  12     espeak -v it "Monitor acceso"
  13 fi

Effetti sonori nel desktop GNOME

Se si desiderano gli effetti sonori che aiutano a lavorare nel desktop GNOME, eseguire

sudo aptitude install freedesktop-sound-theme
gconftool-2 --type bool --set /desktop/gnome/sound/event_sounds true
eval $(dbus-launch); export DBUS_SESSION_BUS_ADDRESS DBUS_SESSION_BUS_PID
GSETTINGS_BACKEND=dconf gsettings set org.gnome.desktop.sound event-sounds true

Far parlare più veloce eSpeak

Il sintetizzatore di parlato eSpeak può parlare più veloce aggiungendo un'opzione di configurazione all'appropriato file della voce. Questi file delle voci si trovano in /usr/lib/i386-linux-gnu/espeak-data/voices/. Scegliere lì il file della propria lingua (es. en-us o it). Aprire da amministratore il file appropriato in un editor di testo e inserire la riga seguente:

speed 150

Ciò farà parlare eSpeak più veloce del 50%.

Altri suggerimenti

Ulteriori suggerimenti sono disponibili all'indirizzo http://brl.thefreecat.org/wiki/.

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