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HOWTO per Debian Linux sulle unità USB 2.0

Questa guida si applica ai dispositivi portatili di archiviazione USB e USB 2.0, compresi dischi rigidi portatili ed esterni.

Fase 1

Far partire l'ambiente desktop e collegare il disco alla porta USB.

Fase 2

Sul desktop dovrebbe apparire un'icona (eventualmente con una lettera identificativa diversa dopo sd):

   sde1

Cliccarvi sopra col tasto destro e selezionare "monta", si possono ora esplorare i file come in qualsiasi altra cartella in Linux.

Fase 3

È tutto. Se non funziona installare il pacchetto gvfs.

Assicurarsi di selezionare nel menu la voce "smonta" prima di scollegare il disco.

Risoluzione dei problemi

Risoluzione di problemi in connessioni semplici/ordinarie

L'elenco riporta tutto ciò che serve ad un principiante, ma se non si sa cosa siano "shell", "vi" o non sia chiaro il concetto di fstab e /var/log/messages, prima di procedere è consigliata la lettura dei relativi manuali e documentazioni.

Quando si collega il disco dovrebbe automaticamente accadere qualcosa di simile:

1) l'output di /var/log/messages:

Host: scsi2 Channel: 00 Id: 00 Lun: 00
Vendor: IC25N040 Model: ATCS04-0         Rev: 0811
Type:   Direct-Access                    ANSI SCSI revision: 02

con l'aggiunta di una lettera di disco SCSI come "sde", in caso contrario seguire la guida più avanti.

2) controllare il file /etc/fstab (digitare editor /etc/fstab), questa è la parte che non interessa:

dev/hdc6             /                  reiserfs  defaults              1 1
(more stuff here)
/dev/cdrecorder      /media/cdrecorder  auto      ro,noauto,user,exec   0 0

Mentre questa è la parte utile:

/dev/sde1 /media/sde1 auto sync,noauto,user,exec 0 0 #HOTPLUG B3Fu.65vJnGtOb_E

/dev/sde2 /media/sde2 auto sync,noauto,user,exec 0 0 #HOTPLUG B3Fu.65vJnGtOb_E

/dev/sde3 /media/sde3 auto sync,noauto,user,exec 0 0 #HOTPLUG B3Fu.65vJnGtOb_E

In questo esempio il disco USB ha tre partizioni, le voci sono state inserite in automatico dal sistema usb di inserimento a caldo; se non si ha nulla di simile (le unità potrebbero essere sda, sdb, sdc, ecc.) c'è bisogno di controllare i punti successivi.

Istruzioni passo-passo

1) Assicurarsi che il disco sia alimentato, si dovrebbe sentirlo ronzare e il led dovrebbe essere acceso.

Se così non è controllare che non si stia tentando di alimentarlo usando la porta USB del computer portatile (non sempre funziona) o un hub non alimentato (se il problema fosse questo non funzionerebbe nemmeno in Windows).

2) Se c'è una riga in /etc/fstab ma nessuna icona sul desktop provare a montare manualmente:

mount /media/sde1 (dove sde1 è la riga in /etc/fstab)

cd /media/sde1

ls

si dovrebero vedere i propri file e si può quindi creare un'?icona sul desktop.

3) Se non si ha una riga in /etc/fstab e nessuna icona ma l'output di /var/log/messages è positivo, provare:

mkdir /mnt/usbdrive

aggiungere quindi al file /etc/fstab (come utente root e sostituendo le lettere dopo sd con le proprie, è necessario aggiungere "1")

/dev/sde1   /mnt/usbdrive   auto   user,noauto   0 0

Quindi ripetere il punto 2.

4) Crearsi una scorciatoia sul desktop, tasto destro sul desktop -> nuovo -> disco, e inserire la riga creata precedentemente in /etc/fstab (/dev/sde1 nell'esempio qui sopra) sotto l'etichetta dispositivi.

Risoluzione di problemi con le interfacce SATA/PATA/IDE

I computer più vecchi che non hanno un bios che gestisce S.M.A.R.T. (e forse anche qualcuno che lo fa) possono avere problemi con le nuove unità USB esterne o con le interfacce per unità esterne (come quelle prodotte da Apricorn o Vantec).

Errori come

sd 12:0:0:0: [sdb] Sense Key : No Sense [current]
sd 12:0:0:0: [sdb] Add. Sense: No additional sense information

possono essere risolvibili modificando i parametri udev Bug nel bugzilla Redhat # 473035

Tuttavia, errori più seri come

sd 17:0:0:0: [sdc] Sense Key : Medium Error [current]
sd 17:0:0:0: [sdc] Add. Sense: Unrecovered read error

sono più gravi. Sfortunatamente per gestire l'errore "unrecovered" probabilmente è necessario eliminare la variabile USB e connettere direttamente l'unità alla scheda madre. Se questa è vecchia ed ha solamente l'interfaccia IDE tradizionale, è necessario un convertitore da IDE a SATA, come l'interfaccia Addonic. Queste vengono discusse nella pagina SATA.