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   /dev/hda1 La prima partizione primaria
   /dev/hda2 La seconda partizione primaria
   /dev/hda3 La terza partizione primaria
   /dev/hda4 Una partizione estesa
   /dev/hda5 La prima partizione logica
   /dev/hda6 La seconda partizione logica
   /dev/sda1 La prima partizione primaria
   /dev/sda2 La seconda partizione primaria
   /dev/sda3 La terza partizione primaria
   /dev/sda4 Una partizione estesa
   /dev/sda5 La prima partizione logica
   /dev/sda6 La seconda partizione logica
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In questo esempio, {{{/dev/hda4}}} è la partizione estesa. Tutte le partizioni logiche risiedono in una partizione estesa. In questo esempio, {{{/dev/sda4}}} è la partizione estesa. Tutte le partizioni logiche risiedono in una partizione estesa.
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Se non si è sicuri su come dimensionare le proprie partizioni, può essere una buona idea usare una piccola partizione ext3 {{{/boot}}} e partizioni basate su lvm2 per il resto. Il vantaggio di lvm è che rende più pratico il ridimensionamento. Nel gestore delle partizioni dell'[[DebianInstaller|installatore Debian]] ciascun volume logico viene trattato come se fosse un disco in cui si creano partizioni. Se non si è sicuri su come dimensionare le proprie partizioni, può essere una buona idea usare una piccola partizione ext3 {{{/boot}}} e partizioni basate su lvm2 per il resto. Il vantaggio di LVM è che rende più pratico il ridimensionamento. Nel gestore delle partizioni dell'[[DebianInstaller|installatore Debian]] ciascun volume logico viene trattato come se fosse un disco in cui si creano partizioni.
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Le partizioni ext2/3 non possono essere spostate, perciò si può guadagnare spazio solamente riducendo la partizione precedente, cancellando la partizione da ingrandire e ricreandola più grande, oppure cancellando la partizione successiva, aumentando la dimensione della partizione attuale e ricreando quella successiva. Con lvm2 lo spazio proviene da qualsiasi volume logico si decida di rimpicciolire. lvm gestisce i dettagli relativi alla effettiva posizione sul disco dei blocchi delle partizioni. Le partizioni Ext2/3 non possono essere spostate, perciò si può guadagnare spazio solamente riducendo la partizione precedente, cancellando la partizione da ingrandire e ricreandola più grande, oppure cancellando la partizione successiva, aumentando la dimensione della partizione attuale e ricreando quella successiva. Con lvm2 lo spazio proviene da qualsiasi volume logico si decida di rimpicciolire. lvm gestisce i dettagli relativi alla effettiva posizione sul disco dei blocchi delle partizioni.
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Dopo il partizionamento, i numeri delle partizioni immutate possono essere cambiati. Per esempio, una partizione che prima era identificata come {{{/dev/hda7}}} può diventare {{{/dev/hda6}}} dopo la cancellazione di una partizione. In questo caso devono essere modificati diversi file di configurazione: Dopo il partizionamento, i numeri delle partizioni immutate possono essere cambiati. Per esempio, una partizione che prima era identificata come {{{/dev/sda7}}} può diventare {{{/dev/sda6}}} dopo la cancellazione di una partizione. In questo caso devono essere modificati diversi file di configurazione:

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Il partizionamento è un mezzo per dividere un singola dispositivo a disco fisso in diverse unità logiche. Una partizione è un insieme contiguo di blocchi su un dispositivo che viene trattato come un disco indipendente. Una tabella delle partizioni è un indice che correla le sezioni del disco fisso alle partizioni.

Definizioni

  • Partizione primaria - Un disco può avere fino a 4 partizioni primarie. Non ne può avere più di 4 a causa di limitazioni nella tabella delle partizioni primarie del disco. Per aggirare questo limite, può essere usata una partizione estesa.
  • Partizione estesa - Una partizione primaria speciale che è suddivisa in partizioni logiche. Su un disco non può esserci più di una partizione estesa.
  • Partizione logica - Una partizione che risiede in una partizione estesa.

Nomi delle partizioni

   /dev/sda1      La prima partizione primaria
   /dev/sda2      La seconda partizione primaria
   /dev/sda3      La terza partizione primaria
   /dev/sda4      Una partizione estesa
   /dev/sda5      La prima partizione logica
   /dev/sda6      La seconda partizione logica
   ecc.

In questo esempio, /dev/sda4 è la partizione estesa. Tutte le partizioni logiche risiedono in una partizione estesa.

LVM

Se non si è sicuri su come dimensionare le proprie partizioni, può essere una buona idea usare una piccola partizione ext3 /boot e partizioni basate su lvm2 per il resto. Il vantaggio di LVM è che rende più pratico il ridimensionamento. Nel gestore delle partizioni dell'installatore Debian ciascun volume logico viene trattato come se fosse un disco in cui si creano partizioni.

Se si assegna una sola partizione per volume logico, quando in seguito si vuole aumentare la dimensione della partizione, si smontano le partizioni donatrice e ricevente, si ridimensiona (riduce) la partizione donatrice, si ridimensiona (riduce) il volume logico donatore, si ridimensiona (ingrandisce) il volume logico ricevente, si ridimensiona (ingrandisce) la partizione ricevente e da ultimo si rimontano. Questo può sembrare come l'uso di e2fsresize sulle partizioni regolari, ma non lo è.

Le partizioni Ext2/3 non possono essere spostate, perciò si può guadagnare spazio solamente riducendo la partizione precedente, cancellando la partizione da ingrandire e ricreandola più grande, oppure cancellando la partizione successiva, aumentando la dimensione della partizione attuale e ricreando quella successiva. Con lvm2 lo spazio proviene da qualsiasi volume logico si decida di rimpicciolire. lvm gestisce i dettagli relativi alla effettiva posizione sul disco dei blocchi delle partizioni.

Buona fortuna -DD

Dopo il partizionamento

Dopo il partizionamento, i numeri delle partizioni immutate possono essere cambiati. Per esempio, una partizione che prima era identificata come /dev/sda7 può diventare /dev/sda6 dopo la cancellazione di una partizione. In questo caso devono essere modificati diversi file di configurazione:

  1. Il file fstab file deve essere modificato in modo che la partizione di swap e i vari punti di mount statici funzionino correttamente.

  2. Se il numero di partizione della partizione di swap è cambiato, deve essere modificato anche il file /etc/initramfs-tools/config.d/resume. Questo file indica la partizione usata per l'ibernazione; di solito a questo scopo viene usata la partizione di swap. Dopo deve essere eseguito update-initramfs -u per aggiornare l'immagine initramfs.

Vedere anche

Collegamenti esterni