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Il metodo più semplice e rapido per preparare una chiavetta USB con l'installer di Debian è scaricare l'immagine ISO desiderata e copiarlo mediante l'uso del comando "dd" sulla chiavetta (che ovviamente dovrà avere una memoria abbastanza grande da contenere il file scaricato).
A livello pratico si dovrà, da terminale, eseguire il seguente comando:
{{{ dd if=IMMAGINE.ISO of=/dev/sdX }}}
dove IMMAGINE.ISO dovrà essere sostituito dal nome del file immagine scaricato e /dev/sdX rappresenta il nome del device corrispondente alla chiavetta, quindi la X sarà una lettera dell'alfabeto, per esempio /dev/sdb. (Per trovare il nome esatto si può, appena inserita la chiavetta, eseguire il comando {{dmesg | grep sd | tail -n 1}} che restituirà in parentesi quadre il nome del device).

''note: È importante assicurarsi del corretto nome del device: se per errore viene inserito /dev/sda è probabile che venga reso inutilizzabile il disco fisso del computer in uso.''

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Questa guida spiega come installare e configurare Debian GNU/Linux su Acer Aspire One

http://www.tommasovitale.it/images/AcerAspireOne.jpg

Il progetto DebianEeePC contiene una cospicua documentazione per giungere ad una corretta installazione di Debian su computer con processore Atom; questa pagina è dedicata esclusivamente all' Acer Aspire One. È possibile avviare il debian-installer da Lenny o una immagine recente senza la necessità di materiale del progetto DebianEeePC.

Premessa

Questa pagina è stata scritta come aiuto all'installazione di Debian GNU/Linux sul Netbook Acer Aspire One. Essa contiene anche informazioni addizionali relative all'installazione dei driver necessari e alle ottimizzazioni del sistema.

Requisiti

Ci sono molti metodi possibili per installare Debian. Un modo per installare Debian sul Acer Aspire One consiste nell'usare una chiavetta USB. Questa potrebbe essere la scelta principale, dato che l'Acer Aspire One è sprovvisto di lettore CD-ROM. Occorre una chiavetta USB da almeno 256MB. Il metodo suggerito di seguito spiega come ottenere una chiavetta USB avviabile con il programma di installazione Debian al suo interno. Per altri metodi di installazione si faccia riferimento alla Guida all'installazione.Qualora si usasse un altro metodo di installazione, ci si assicuri che l'installazione avvenga con un kernel 2.6.25 o superiore, che assicura il pieno supporto della nostra scheda di rete ethernet (se necessario durante l'installazione stessa).

Preparazione della chiavetta USB

Il metodo più semplice e rapido per preparare una chiavetta USB con l'installer di Debian è scaricare l'immagine ISO desiderata e copiarlo mediante l'uso del comando "dd" sulla chiavetta (che ovviamente dovrà avere una memoria abbastanza grande da contenere il file scaricato). A livello pratico si dovrà, da terminale, eseguire il seguente comando:  dd if=IMMAGINE.ISO of=/dev/sdX  dove IMMAGINE.ISO dovrà essere sostituito dal nome del file immagine scaricato e /dev/sdX rappresenta il nome del device corrispondente alla chiavetta, quindi la X sarà una lettera dell'alfabeto, per esempio /dev/sdb. (Per trovare il nome esatto si può, appena inserita la chiavetta, eseguire il comando grep sd che restituirà in parentesi quadre il nome del device).

note: È importante assicurarsi del corretto nome del device: se per errore viene inserito /dev/sda è probabile che venga reso inutilizzabile il disco fisso del computer in uso.

Scarichiamo la versione più aggiornata dell'immagine di boot di Lenny (testing): boot.img.gz drive image e l'ultima versione dell'immagine ISO della versionenetinst. È fondamentale la versione del kernel nell'immagine boot.img.gz e nell'ISO net-install sia la stessa! Se le due versioni non coincidono, l'installer non sarà in grado di riconoscere l'hardware e l'installazione fallirà.

Creazione di una chiavetta USB di boot

Come è riportato nella Guida all'installazione di Debian GNU/Linux: "Il modo più semplice per preparare una chiavetta USB è scaricare hd-media/boot.img.gz e usare gunzip per estrarre l'immagine da 256 MB da quel file."

Questo metodo riduce temporaneamente le dimensioni della chiavetta USB a 256MB, ma è semplice porvi rimedio. Si può sempre decidere di ripartizionare la memoria una volta usata per installare Debian.

[N.d.T. È anche possibile partizionare la chiavetta prima della scrittura dell'immagine di boot suddetta, usando ad esempio il noto programma GParted per creare una partizione da circa 256MB all'inizio della chiavetta stessa, in modo da rendere utilizzabile lo spazio eccedente].

Per mantenere la dimensione originaria della chiavetta (d'ora in avanti chiamata talvolta flash drive) mantenendo il programma di installazione in essa, riferirsi al paragrafo Creazione del flash drive e copia di software aggiuntivo più avanti.

Prima di copiare l'immagine di boot (boot.img) e l'immagine netinstall nella chiavetta USB, assicurarsi di avere una copia recente dei propri dati, sia di quelli contenuti nel flash drive che quelli contenuti nell'Aspire One. Per cominciare, troviamo il file di dispositivo del flash drive dalla riga di comando (premere Alt+F2 per aprire una shell sull'Acer One). Attenzione, usare un errato file di dispositivo equivale a cancellare i dati contenuti in quel dispositivo. Supponendo che il flash drive sia riconosciuto come /dev/sdz, eseguire il seguente comando come utente root:

# zcat /path/to/boot.img.gz > /dev/sdz

Fatto questo, montare il flash drive e copiare in esso l'immagine ISO net-install.

Nota: Ho provato ad eseguire queste operazioni su una Debian 4.0 (Etch), che si è rifiutata di montare il flash drive dopo averci copiato l'immagine di boot boot.img.gz con zcat. Comunque, nessun problema si è avuto montando la chiavetta su una Lenny. Il mio consiglio, qualora si incontri lo stesso problema, è quello di provare a copiare la ISO netins da una Lenny o da un altra distribuzione --?OddHenriksen

Nota 2: Con Debian Etch ho usato questo sistema: => http://manurevah.com/blah/en/linux/debian-usb-boot.php

Nota 3: Se la chiavetta USB non viene inserita prima di avviare la macchina, l'opzione di boot da dispositivo USB non comparirà nel menu di avvio attivabile premendo il tasto F12.

Creazione del flash drive e copia di software aggiuntivo

Volendo utilizzare per intero la chiavetta USB contenente il net-installer Debian, si può dapprima montare in loop l'imagine boot.img.gz, copiarci dentro i files aggiuntivi e quindi eseguire SYSLINUX (un bootloader) sulla chiavetta stessa. Se la chiavetta è già adeguatamente formattata per il boot, è possibile saltare quest'ultimo passo.

La chiavetta va formattata in modo da renderla avviabile (USB-ZIP compatibile). Per far questo occorre eseguire lo script mkdiskimage, incluso nel pacchetto syslinux. La tabella seguente elenca i comandi da usare per creare la partizione di boot della dimensione voluta, come descritto in questo forum.

Dimensione del drive

comando mkdiskimage da eseguire

drive < 1GB

# mkdiskimage -4 /dev/sdz 0 64 32

1GB < drive <= 2GB

# mkdiskimage -4 /dev/sdz 0 128 32

2GB < drive <= 8GB

# mkdiskimage -F -4 /dev/sdz 0 255 63

drive > 8GB

# mkdiskimage -F -4 /dev/sdz 1 255 63
# dd if=/dev/zero of=/dev/sdz bs=1 seek=446 count=64
# echo -e ',0\n,0\n,0\n,,C,*' | sfdisk /dev/sdz
# mkdosfs /dev/sdz4

Ora copieremo, dopo averlo decompresso, il contenuto dell'immagine boot.img.gz in una opportuna directory del drive USB formattato al passo precedente:

 # gunzip boot.img.gz; mkdir /mnt/loopback; mount -o loop boot.img /mnt/loopback;
 # mkdir /mnt/usb; mount /dev/sdz4 /mnt/usb; mkdir /mnt/usb/debian_installer;
 # cp -r /mnt/loopback/* /mnt/usb/debian_installer
 # cp debian-XXX-netinstall.iso /mnt/usb
 # umount /mnt/usb; umount /mnt/loopback

Infine installiamo SYSLINUX sulla partizione e nella sottodirectory che abbiamo creato, cioè quella dove abbiamo copiato i files contenuti nell'immagine boot.img:

 # syslinux -d debian_installer /dev/sdz4

Qualora avessimo rinominato/modificato/spostato la directory debian_installer, dovremo nuovamente eseguire "syslinux", altrimenti la chiavetta non si avvierà.

Nota: Ho provato ad eseguire la procedura suddetta da una Debian 4.0 (Etch). Il pacchetto syslinux in Etch è piuttosto vecchio e non supporta il parametro -d, per cui i comandi sopra indicati non funzioneranno. Quindi bisogna assicurarsi di avere una versione aggiornata di syslinux. --?OddHenriksen

Installazione

Riavviare l'Aspire One con la chiavetta USB inserita in una delle porteUSB. Non appena compare la schermata del BIOS, premere il tasto F12 e selezionare la chiavetta USB come dispositivo di boot dall'elenco. In questo modo verrà avviato il programma di installazione di Debian dalla chiavetta USB.

Quando compare il menu di boot potrebbe essere necessario aggiungere "noacpi" ai parametri del kernel per ottenere il corretto funzionamento della scheda di rete.

Fatto questo, l'installazione dovrebbe procedere normalmente; il software di installazione caricherà i componenti da installare prelevandoli dall'immagine ISO net-install e continuerà la procedura di installazione da rete. Si noti che è necessario avere una connessione con cavo di rete, dato che durante l'installazione la connessione WiFi non funzionerà.

Configurazione

Quasi tutto l'hardware sarà funzionante fin da subito una volta terminata l'installazione. Tuttavia la scheda wireless richiede qualche attenzione in più; essendo basata sul chipset AR5007, dovremo installare driver più aggiornati. La situazione relativa al supporto del chipset AR5007 può essere seguita su http://madwifi-project.org/ticket/1192. Per ottenere il driver aggiornato si può scaricare il pacchetto madwifi-source in Lenny o direttamente il sorgente dall'archivio svn di ?MadWiFi.

Una piccola annotazione relativa all'interazione tra WiFi e network-manager: si è constatato che network-manager non funziona correttamente con i driver aggiornati di ?MadWiFi (forse per incompatibilità con hal). Può rivelarsi quindi necessario configurare manualmente la WLAN (es: inserendo ESSID, WEP/WPA). Come alternativa, wicd è ottimo secondo me. Per installare wicd occorre prima di tutto rimuovere network-manager, e quindi aggiungere la riga seguente al file /etc/apt/sources.list:

deb http://apt.wicd.net lenny extras

successivamente, per ottenere la chiave di cifratura, aprire una console e digitare (da utente normale):

wget -q http://apt.wicd.net/wicd.gpg -O- | sudo apt-key add -

oppure, da utente root:

wget -q http://apt.wicd.net/wicd.gpg -O- | apt-key add -

infine eseguire i comandi aptitude update, aptitude install wicd. Per maggiori informazioni: http://wicd.sourceforge.net/download.php

Nota: Io ho dovuto creare il file /etc/modprobe.d/local.conf contenente la riga seguente:

options acer_wmi wireless=1
  • per avere un corretto funzionamento della connessione WiFi (Lenny, Dicembre 2008) - Keith Edmunds

Nota2: Io non ho dovuto disinstallare network-manager prima di installare wicd: ho usato il comando "apt-get install wicd" che prontamente ci informerà che per installare wicd si procederà a disinstallare network-manager (Lenny, Gennaio 2008) - MarcoA

Installazione dei driver WiFi usando Module Assistant

Assicurarsi di aver attivato i repository non-free e contrib nel file /etc/apt/sources.list - dato che madwifi non è considerato software libero secondo le specifiche di Debian. Quindi, aprire una console e digitare come utente root:

# apt-get update
# apt-get install module-assistant
# m-a prepare
# m-a auto-install madwifi

Installazione dei driver WiFi dai sorgenti

Assicurarsi di aver installato il pacchetto build-essential e gli headers del proprio kernel, quindi seguire le istruzioni indicate in http://madwifi-project.org/wiki/UserDocs/FirstTimeHowTo, con riferimento alle informazioni contenute in http://madwifi-project.org/ticket/1192.

LED WiFi

Se si è compilato ?MadWifi dai sorgenti più recenti, si può abilitare il LED di segnalazione del WiFi aggiungendo:

dev.wifi0.ledpin=3
dev.wifi0.softled=1

alla fine del file /etc/sysctl.conf (oppure in /etc/sysctl.d/madwifi.conf). Il led verrà attivato al prossimo riavvio. Queste impostazioni possono essere anche applicate immediatamnte, eseguendo il comando sysctl -p (oppure sysctl -p /etc/sysctl.d/madwifi.conf).

Webcam

A partire dal 11092008, il kernel 2.6.26 incluso in Debian testing contiene il driver uvcvideo compilato come modulo, e funziona correttamente. In caso contrario seguire il resto del paragrafo.

Un'altra periferica che potrebbe non funzionare correttamente dopo l'installazione è la webcam. Per il suo funzionamento occorre installare il driver uvcvideo. Basta semplicemente scaricare la versione più recente di uvcvideo da svn://svn.berlios.de/linux-uvc/linux-uvc/trunk, e compilare il codice sorgente così ottenuto. (N.B. Il pacchetto dei sorgenti presente in Debian testing funziona correttamente).

Controllo della frequenza della CPU

Il controllo della frequenza del processore è supportato attraverso il modulo acpi-cpufreq. Caricando questo modulo è possibile scalare la frequenza tra 800 MHz e 1.6 GHz.

Questo modulo dovrebbe già risultare abilitato dopo l'installazione predefinita.

Risoluzione dello schermo

La modalità video più alta disponibile sul bios video è 800x600x32. Per avere un framebuffer ragionevole per i terminali virtuali si può passare il parametro "vga=8" al kernel.Questo permetterà di avere un framebuffer di 800x600x16.

In modalità grafica, la risoluzione ottimale è 1024x600 (rapporto widescreen standard). La configurazione predefinita di X11 darà caratteri troppo grandi per questa risoluzione. Per ovviare a questo basta inserire la riga seguente nella sezione "Monitor" del file "/etc/X11/xorg.conf":

DisplaySize  195 113

e la riga seguente nella sezione "Device":

Option     "NoDDC"

Questo fa in modo di impostare correttamente una risoluzione di 96 DPI.

Se si usa KDM come display manager (es. installando KDE invece di GNOME, N.d.T.) e si osserva che le impostazioni della risoluzione sopra riportate non hanno effetto, basta aprire il file /etc/kde3/kdm/kdmrc e sostituire la riga ServerArgsLocal=-nolisten tcp  con la riga ServerArgsLocal=-nolisten tcp -dpi 96 

Lettore di schede di memoria

Il lettore di schede è un dispositivo J-Micron. La porta di sinistra (denominata "storage expansion") è identificata dal sistema come PCI ID 197b:2382, mentre il lettore multiformato di destra è identificato con PCI ID 197b:2381, :2383 e :2384.

Il lettore di schede è inattivo sia all'avvio che dopo un reset. Non c'è modo di attivare il dispositivo senza inserire una scheda (nonostante affermazioni contrarie riferite da alcune parti). Il dispositivo compare nel sistema quando una scheda viene inserita in uno dei due slot, dopodiché entrambi i dispositivi vengono mostrati.

Molte guide suggeriscono di usare il comando "setpci -d 197b:2381 AE=47" per mostrare il dispositivo.Questo normalmente non funzionerà, perché se il dispositivo non compare sul sistema il comando non avrà effetto.

Uno script che interroga il lettore di schede dopo eventi legati all'alimentazione (disconnessione dalla rete elettrica ecc.) è contenuto nel DVD di ripristino venduto insieme al computer, all'interno dell'archivio compresso hdc1._.tar.bz2, e precisamente il file Iusr/sbin/jmb38x_d3e.sh. Lo script viene eseguito ogni 5 minuti e corregge il livello dell'alimentazione in funzione dello stato del sistema.

Gli attuali kernel testing e unstable presentano problemi con i moduli memstick che causano un leggero lockup. È stato segnalato che i moduli per questo son bloccati. Un bug Debian 500058 è stato aperto per questo problema.

http://www.nabble.com/Debian-netbook-aspire-one-td19141623.html fornisce una soluzione per riparare a questa situazione. Per modificare il percorso in maniera tale che non provochi conflitti con il file di configurazione di module-init-tools, creare un file /etc/modprobe.d/aspire-blacklist-memstick.conf con il seguente contenuto:

blacklist jmb38x_ms
blacklist memstick

Non vi è bisogno di correggere la configurazione udev

Il modo più semplice per attivare entrambi gli slot delle schede è creare un file /etc/modprobe.d/aspire-fix-sd-slots.conf con il seguente contenuto:

options pciehp pciehp_force=1 pciehp_slot_with_bus=1
install sdhci for i in 2381 2382 2383 2384; do /usr/bin/setpci -d 197b:$i AE=47; done; /sbin/modprobe --ignore-install sdhci

Per ultimo aggiungere le seguenti linee a /etc/modules:

pciehp

Il modulo 'pciehp' permette allo slot della scheda di apparire come un dispositivo hotplug. Una volta che la scheda è inserita, la linea 'install' nella configurazione di modprobe imposterà il controller per comportarsi correttamente, e quindi caricherà i driver sdhci. Hal dovrebbe riconoscere che la scheda è stata inserita, e quindi sia GNOME che KDE dovrebbero montare automaticamente la scheda quando inserita.

Audio

L'audio dovrebbe funzionare correttamente nella unstable. Assicuratevi solamente che le seguenti righe siano al posto giusto per assicurarvi che il modello sia riconosciuto automaticamente e che il workaround per sistemare la posizione del DMA sia abilitato:

options snd-hda-intel model=auto position_fix=1

Per far funzionare l'audio in Lenny, dovete procurarvi i sorgenti del pacchetto ALSA (alsa-source_1.0.17.dfsg-2) dai repositori della unstable (sid) poichè la versione 1.0.16 (timer.c) fallisce la compilazione in Lenny. dopo aver aggiunto i repository a /etc/apt/sources.list potete continuare a compilare ed installare ALSA. [tutto cio non è più necessario - la versione 1.0.17 è ora in Lenny!] Le seguenti istruzioni sono prese in prestito dalla Guida di Installazione di Ubuntu ed è stato confermato il loro funzionamento con il kernel 2.6.26-1.

# apt-get install module-assistant
# m-a update
# m-a prepare
# m-a a-i alsa
# alsa force-unload
# depmod -ae
# modprobe snd-hda-intel

NOTA: Potrebbe esser necessario eseguire "m-a a-i alsa" due volte per riuscire a compilare i moduli con successo.

Dopo il completamento, aggiungere il modulo richiesto in /etc/modules

 snd-hda-intel 

Dopo il riavvio dovreste avere l'audio funzionante. Ricordatevi di commentare i repository dell'unstable da /etc/apt/sources.list. Consultate la Guida all'Istallazione di Ubuntu per configurazioni aggiuntive del modulo snd-hda-intel.

Nota: Il microfono interno a me non funziona, questo sembra essere un problema conosciuto secondo il sito Ubuntu riguardante questo modello (vedi sotto). Una soluzione proposta è quella di utilizzare la versione 1.0.18a di alsa -- KapilHariParanjape

Il modulo snd-hda-intel incluso nei kernel superiori al 2.6.25 funzionerà correttamente senza bisogno di installare alcun pacchetto alsa. Comunque nei kernel superiori al 2.6.26 è stato aggiunto un nuovo modulo snd "snd-pcsp". Questo modulo, se inserito prima del snd-hda-intel, causa un conflitto ed una cattiva qualità del suono. Se avete questo problema, aggiungete snd-pcsp alla blacklist o, se vi piacciono i fastidiosi suoni beeppeggianti, aggiungete

options snd-pcsp index=2

a /etc/modprobe.d/alsa-base.conf per caricare correttamente il modulo

Alcune persone hanno riferito che l'audio smette di funzionare dopo una sospensione e risveglio. Se dovesse capitarvi aggiungete le seguenti righe alla fine del file /etc/modprobe.d/alsa-base.conf

  •  options snd-hda-intel model=acer 

Risoluzione Problemi

Siccome queste istruzioni prevedono l'uso dell'ultima ISO net-install disponibile e dell'ultima immagine dell'USB installer, potreste incontrare alcune difficoltà.

Una delle difficoltà che ha incontrato l'autore è stata che l'immagine della chiavetta USB non aveva il modulo nls_utf8 del kernel disponibile, impedendo così all'installer di montare l'immagine ISO. la "soluzione" è stata quella di prendere il modulo nls_utf8 da un sistema Debian funzionante con il medesimo kernel, metterlo nella chiavetta USB, eseguire un terminale dall'installer ed inserire il modulo nls_utf8 manualmente prima di continuare.

L'Aspire One ha un controller RealTek RTL8101E Fast Ethernet, il quale utilizza i driver r8169 nei kernel successivi al 2.6.23. I kernel precedenti (p.e. 2.6.18) identificheranno la scheda e vedrete dispositivo eth0, ma non sarà utilizzabile. L'autore ha utilizzato i driver distribuiti con il kernel Debian 2.6.25-2-486 senza alcun problema dopo aver passato "noacpi" al kernel al momento del boot. (notate, io non ho avuto affatto bisogno del "noapci" sul mio Acer One, quindi probabilmente non è necessario). Con il kernel che dovrebbe esserci nella Lenny (2.6.26-1), nessuna opzione speciale dovrebbe esser necessaria - la scheda di rete dovrebbe esser riconosciuta e funzionare bene.

Questo è probabilmente un bug nel firmware/hardware dell'Acer One, ma al momento, ma nel momento che sto scrivendo non riconosce una scheda SD se inserita in nessuno degli slot. Comunque, riavviando il computer con la scheda inserita si riesce a farli riconoscere (come /dev/mmcblk0). (l'hardware richiede uno script per metterle in comune, vedi sopra.)

I kernel precedenti al 2.6.25 causano uno stallo di modprobe al boot, e il boot sembra bloccarsi. Aspettando e premendo Ctrl+C un po' di volte si riesce a far avviare la macchina. Una volta che il sistema è funzionante potete aggiornare il kernel.

Notate anche che in alcuni passaggi (p.e. al riconoscimento hardware) il sistema sembra bloccarsi: provate a staccare il cavo ethernet dall'?AcerOne. Notate che con il 2.6.26 nessun blocco è stato riscontrato.

Tips and Tricks

Ridurre l'accesso al Disco

Gli SSD sull'Aspire sono un po'lenti (l'autore ha registrato un picco di 28.8 MB/s come tempo di accesso con O_DIRECT e 7.0 MB/s come tempo di scrittura). Di conseguenza potreste voler prendere misure extra per minimizzare l' I/O del disco.

Se state usando un filesystem ext3, potreste voler aggiungere "noatime" e "nodiratime" alla sezione opzioni di /etc/fstab. Questo disattiverà il timestamp dei vostri file, ma ridurrà notevolmente in numero di operazioni in I/O.

Un'altro trucchetto è montare /var/cache, /var/lock, /var/log, /var/run, /var/mail, /var/spool, /var/tmp e /tmp in uno o più ramdisk. Ecco qui i passaggi per farlo:

  1. Aggiungere queste righe al vostro /etc/fstab:

none /tmp tmpfs defaults 0 0
  1. Creare la directory /var/volatile
  2. Montare /var/volatile come un volume tmpfs (il comando è "mount -t tmpfs none /var/volatile")
  3. Spostare /var/cache/apt in /var/apt. In questo modo /var/apt non occuperà RAM (perchè diventa estesa durante l'installazione di programmi).
  4. Spostare le directory cache, lock, log, run, mail, spool, and lock in /var/volatile.
  5. Fate un link simbolico [Symlink] da queste directory in /var/volatile alla loro controparte /var. Ora ogni operazione di I/O a file in queste directory sarà effettuata sul ramdisk montato in /var/volatile in maniera trasparente.
  6. Opzionale: Mettete questo script in /etc/rcS.d/S36setup-volatile.sh:

#!/bin/sh
error() {
  echo $1; exit 1
}
echo "Setting up /var/volatile..."
mount -t tmpfs none /var/volatile || error "Could not mount /var/volatile!!!"
for i in cache local lock log mail run spool; do mkdir -p /var/volatile/$i
done
ln -s /var/apt /var/volatile/cache/apt
exit 0
  1. Gustatevi un sistema più veloce!

ATTENZIONE: Usare questo metodo mi ha impedito di installare alcuni programmi. dpkg mi dava un segmentation faults quando provavo ad installare alcuni pacchetti che interagiscono con /var/*, notoriamente cups. Questo metodo ucciderà anche la vostra memoria se usate pbuilder nella posizione standard /var/cache/pbuilder. Raccomanderei di star attenti a questo: --Daniel Moerner (dmoerner)

Come cambiamento alternativo e meno complicato, potete spostare /var/run e /var/lock in un sistema di archiviazione RAM semplicemente editando /etc/default/rcS e cambiando le seguenti due linee:

RAMRUN=no
RAMLOCK=no

to:

RAMRUN=yes
RAMLOCK=yes

E' possibile avere grandi miglioramenti nella velocità di scrittura su disco aggiungendo una scheda SD da 8 Gb nello slot a sinistra e configurando un Raid 0 con la scheda interna, l'intero spazio sarà disponibile, si perde qualcosa in affidabilità; fare spesso il backup dei dati ! Sarà necessario reinstallare debian, creare due partizioni uguali, una sulla scheda interna e una sull' esterna, e creare con esse un dispositivo RAID 0. Creare due partizioni da 7,8 Gb (o meno), con il restante spazio è possibile creare una partizione di boot e una di swap. Non dimenticare di mettere in blacklist i moduli memstick e jmb38_ms sul filesystem di /dev/md0 come descritto su "Memory Stick disabling" PRIMA di concludere il processo di installazione, altrimenti il sistema non si riavvierà; in questo caso si dovrebbe riavviare il Acer da usb e scegliere la modalità di ripristino.

Fermate il Caricamento delle Pagine in Background di Firefox

Firefox scarica pagine web da link che pensa tu potresti cliccare. Questo fa sembrare la navigazione più veloce, ma in realtà ciò impantana Firefox ed il vostro netbook. Digitate ' about:config ' nella barra dell'indirizzo, quindi impostate ' network.prefetch-next ' come ' false

Graphics Rendering più Veloce

Usando le opzioni sottostanti nella sezione Device aumenteranno di circa 2 volte le prestazioni di compiz.

       Driver "intel"
        Option "AccelMethod" "exa"
        Option "MigrationHeuristic" "greedy"

e questo nel vostro /etc/profile

export INTEL_BATCH=1

Inoltre, a causa di un bug nel BIOS dell'Aspire One, i registri di controllo mtrrs disponibili vengono inizializzati prima dell'avvio del sistema. Questo significa che Xorg non ne può allocare alcuno per velocizzare il rendering grafico.

E' del resto improbabile che Acer risolverà il problema dato che Windows utilizza PAT per la grafica e il driver Xorg per Intel manca ancora di questa caratteristica.

Potete comunque aggiungere la seguente opzione alla linea di comando del kernel per ripulire i registri di controllo mtrrs all'avvio del sistema:

enable_mtrr_cleanup

Il kernel assegnerà i registri di controllo mtrrs a regioni della memoria contigue e Xorg potrà utilizzarli per aumentare le prestazioni.

Ventola Silenziosa

acerhdf

Kernel module acerhdf

acerfand

IMPORTANTE: acerfand è stato testato su BIOS fino alla versione 3305

ALTRETTANTO IMPORTANTE: State attenti che l'uso di acerfand non è consigliato. Leggete 501137 per dettagli, e cercate una soluzione migliore per il futuro!

Normalmente l'Aspire One di default non gestisce la velocità ventola correttamente, risultando in un AA0 molto rumoroso. Soluzione:

 chmod a+x acerfand
 sudo cp acer_ec.pl acerfand /usr/local/bin/
  • Per eseguirlo subito:

 sudo acerfand
  • Per eseguirlo all'avvio:

 sudo gedit /etc/rc.local

Inserite le seguenti linee sopra exit 0 in alto:

 /usr/local/bin/acerfand

La ventola non è completamente disabilitata. Quando la temperatura di default verrà raggiunta (60ºC), la ventola lavorerà nuovamente. Secondo quanto detto da Intel, il chip Atom dovrebbe lavorare fino a 99ºC.

Opzionale: Le istruzioni sopra funzionanobene, ma se volete impostare un'altra temperatura:

  • Create un file /etc/acerfand.conf. Il file è solamente uno script da terminale che imposta tre valori. per esempio:

INTERVAL=5
FANOFF=60
FANAUTO=70

Queste sono i valori standard, se non esiste il file /etc/acerfand.conf.

INTERVAL è l'intervallo di cicli al secondo

FANOFF è la temperatura (in gradi Celsius) a cui, se minore o uguale, spegnere la ventola se si trova in auto.

FANAUTO è la temperatura (in gradi Celsius) a cui, se maggiore o uguale, accendere la ventola se è spenta.

Sospensione in RAM

Sospensione alla Chiusura del Schermo

Se desiderate sospendere in RAM il vostro Aspire One quando chiudete lo schermo, installate i pacchetti acpid e acpi-support (oppure acpi-support-base se volete risparmiare dello spazio su disco) poi visitate (oppure create se non è già presente) il file /etc/acpi/lid.sh e aggiungete le seguenti righe:

#!/bin/sh
/usr/sbin/pm-suspend

quindi visitate (oppure create se non è già presente) il file /etc/acpi/events/lid (a meno che non sia già presente il file /etc/acpi/events/lidbtn che ha medesime funzionalità e che fa parte del pacchetto acpi-support) e aggiungete le seguenti righe:

event=button[ /]lid
action=/etc/acpi/lid.sh

Sospensione senza password di root

Il programma pm-suspend necessita dei permessi di root, ne consegue che dovrete digitare la password di root prima di poter sospendere il netbook. E' possibile ovviare a questo inserendo la seguente riga

USERNAME ALL=NOPASSWD: /usr/sbin/pm-suspend 

nel file /etc/sudoers. Sostituite USERNAME con il vostro nome utente. Il file /etc/sudoers deve essere visitato dall'utente root con il comando "visudo".

(vedi anche: http://cryptojedi.org/misc/aa1.shtml )

Altre distribuzioni

  • openSUSE

  • Gentoo

  • ArchLinux (si trovano buone informazioni sia per Arch che per Debian.)

  • Ubuntu (Alcuni trucchetti aggiuntivi che funzionano anche su Debian)

Dove Comprare

AOA110-1295 - http://www.newegg.com/Product/Product.aspx?Item=N82E16834115489