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Ora si aggiungono gli schemi di autenticazione.

Per gli utenti shell si usa ''SASL'', che usa PAM per l'autenticazione con password:

Aggiungere l'autenticazione utente è possibile usando strumenti come [[Dovecot]] o sasl2-bin. Per gli utenti della shell che desiderano usare ''SASL'' e PAM per l'autenticazione con password, questo può essere impostato nel modo seguente:

Traduzioni: English - Italiano


Informazioni generali su Exim

Exim è un MTA (Message Transfer Agent, agente di trasferimento messaggi).

Installazione

Exim viene generalmente fornito con l'installazione predefinita di Debian. Se è necessario usare ACL e altre funzionalità potrebbe essere necessario installare exim4-daemon-heavy

#apt-get install exim4-daemon-heavy

Configurazione

Il file README.Debian.incluso nei pacchetti exim4 dettaglia in modo esaustivo la configurazione in stile Debian.

#zless /usr/share/doc/exim4-config/README.Debian.gz

Generalmente i pacchetti Debian di Exim 4 sono configurati da debconf. Al momento dell'installazione vengono poste all'utente alcune domande e sulla base delle risposte viene creata la configurazione iniziale di Exim. Si può in ogni momento ripetere il processo di configurazione usando:

 dpkg-reconfigure exim4-config

Nonostante la configurazione predefinita sia un po' più estesa rispetto a quella originale a monte, è probabile che sarà necessario modificare a mano la configurazione di Exim con un editor, se si desidera ottenere qualcosa che non è coperto dalla configurazione pilotata da debconf. Non è mai intenzione dei pacchetti fornire attraverso debconf tutti i modi di configurazione possibili e immaginabili.

Ci sono tre modi in cui si può configurare exim4. Il primo è usando un singolo file monolitico, il secondo è suddividendo il file e il terzo è usando un proprio file.

Il file di configurazione è generato da questi file di configurazione usando il comando seguente (sì, il nome comprende ".conf")

update-exim4.conf

In seguito si deve riavviare exim4 usando un comando tipo

service exim4 restart

File singolo per la configurazione di Exim4

Se si selezione questa opzione in debconf, la configurazione verrà generata dal file /etc/exim4/exim4.conf.template.

Il file predefinito è ricco di funzionalità che possono essere abilitate e controllate semplicemente impostando il valore di varie macro.

Incidentalmente il file /etc/exim4/exim4.conf.localmacros verrà letto per primo, il che lo rende il posto ideale per inserire ogni macro che si desidera impostare. Usando questo file si possono controllare varie funzionalità (DKIM, per esempio) e ottenere comunque il beneficio di non toccare i file forniti da Debian, e avere perciò aggiornamenti più semplici.

File suddiviso

In questo scenario la configurazione è suddivisa in molti file più piccoli memorizzati in /etc/exim4/conf.d/ che vengono poi assemblati in un unico file per conto dell'utente dal comando update-exim4.conf. Ogni sezione del file di configurazione ha la sua sottodirectory e i file lì contenuti vengono concatenati in ordine alfabetico. Pertanto è probabilmente una buona idea chiamare i propri file personalizzati con un nome simile a 00_exim4-mia-config in modo che vengano inclusi per primi.

Questa modalità di funzionamento permette di inserire le proprie sezioni di configurazione in qualsiasi posizione nel file di configurazione finale, senza toccare alcuno dei file forniti dal pacchetto. L'idea è quella di rendere gli aggiornamenti più affidabili.

File personale

Basta installare il proprio file in /etc/exim/exim4.conf e exim lo userà e seguirà alla lettera.

Per avere una base su cui lavorare, si può prendere il file /etc/exim4/exim4.conf.template, eseguire update-exim4.conf --keepcomments --output /etc/exim4/exim4.conf o usare la configurazione predefinita degli autori originali che è installata in /usr/share/doc/exim4-base/examples/example.conf.gz.

In questo modo però si perdono tutti i benefici della pacchettizzazione, perciò si deve avere familiarità con Exim per creare una configurazione che funzioni realmente.

Notare che /etc/exim4/exim4.conf è letto direttamente da exim4 ad ogni fork di exim. Perciò se viene modificato durante il funzionamento, ogni connessione SMTP leggerà di fatto un file di configurazione diverso!

Posizione del file di configurazione generato automaticamente

Per riferimento, il file generato da update-exim4.conf è /var/lib/exim4/config.autogenerated

Evitare di modificare questo file lì dove è!

Esempio - sistema autonomo

Questa configurazione è stata testata in un server ed dovrebbe essere adatta all'uso interno:

#dpkg-reconfigure exim4-config

Tipo di configurazione del sistema di posta:  sito internet; posta inviata e ricevuta direttamente con SMTP.
Mail name del sistema: propriodominio.com
Indirizzi IP sui quali attendere connessioni SMTP in ingresso: // lasciare vuoto
Altre destinazioni per conto delle quali accettare posta: propriodominio.com
Domini per i quali fare il «relay»: // lasciare vuoto
Sistemi per i quali fare il «relay»: // lasciare vuoto
Mantenere al minimo il numero di richieste DNS (dial-on-demand)?: No
Modalità di consegna per la posta locale: Formato Maildir nelle directory utente
Dividere la configurazione in molti piccoli file?: No

Questo scrive la configurazione in /etc/exim4/update-exim4.conf.conf

TLS e autenticazione

Generare un certificato usando:

#bash /usr/share/doc/exim4-base/examples/exim-gencert

Genera exim.crt e exim.key in /etc/exim4/

Invece di generare un certificato si può semplicemente copiare quelli acquistati o generati in precedenza.

Modificare /etc/exim4/exim4.conf.template

aggiungendo la riga seguente prima di .ifdef MAIN_TLS_ENABLE

MAIN_TLS_ENABLE = yes

Ora riavviare exim.

Filtri SPF

sono forniti attraverso la macro CHECK_RCPT_SPF, impostarla a true.

Exim usa uno strumento ausiliario che sarà necessario installare...

# apt-get install spf-tools-perl

Poi si deve eseguire update-exim4.conf e riavviare exim.

Sotto-indirizzi email (segno più come in Gmail)

Posso essere facilmente ottenuti aggiungendo qualcosa di simile a quanto segue in una o più delle proprie definizioni di router

local_part_suffix = +* : -* : _*
local_part_suffix_optional

L'esempio sovrastante consegna utente+esempio@dominio.com, utente-esempio@dominio.com e utente_esempio@dominio.com a utente@dominio.com.

Analogamente si può usare invece un prefisso con queste opzioni dal nome simile

local_part_prefix = *+ : *- : *_
local_part_prefix_optional

L'esempio sovrastante consegna esempio+utente@dominio.com, esempio-utente@domain.com e esempio_utente@dominio.com a utente@dominio.com.

In entrambi i casi si possono successivamente usare filtri sieve, trucchi di configurazione o il proprio programma di posta per applicare le regole di consegna.

Installare strumenti diagnostici

#apt-get install swaks libnet-ssleay-perl

Testare la connessione:

$swaks -a -tls -q HELO -s localhost -au proprio_utente -ap '<>'
 === Trying localhost:25...
 === Connected to localhost.
 <-  220 debianwb ESMTP Exim 4.76 Thu, 04 Aug 2011 14:22:02 +0600
  -> EHLO debianwb
 <-  250-debianwb Hello localhost [127.0.0.1]
 <-  250-SIZE 52428800
 <-  250-PIPELINING
 <-  250-STARTTLS
 <-  250 HELP
  -> STARTTLS
 <-  220 TLS go ahead
 === TLS started w/ cipher DHE-RSA-AES256-SHA
  ~> EHLO debianwb
 <~  250-debianwb Hello localhost [127.0.0.1]
 <~  250-SIZE 52428800
 <~  250-PIPELINING
 <~  250 HELP
  ~> QUIT
 <~  221 evie closing connection

Notare che durante il test con swaks si invia un password vuota.

Alcuni provider potrebbero bloccare la connessione alla porta 25, inoltre alcuni client insistono a provare TLS sulla porta 465.

Per gestire questo modificare il file /etc/default/exim4 in questo modo:

SMTPLISTENEROPTIONS='-oX 465:25 -oP /var/run/exim4/exim.pid'

E anche /etc/exim4/exim4.conf.template:

#####################################################
### main/03_exim4-config_tlsoptions
#####################################################
tls_on_connect_ports=465
### main/03_exim4-config_tlsoptions
#################################

Per i dettagli vedere il file README su pkg-exim4.alioth.debian.org.

Autenticazione utente

Aggiungere l'autenticazione utente è possibile usando strumenti come Dovecot o sasl2-bin. Per gli utenti della shell che desiderano usare SASL e PAM per l'autenticazione con password, questo può essere impostato nel modo seguente:

#apt-get install sasl2-bin

Modificare /etc/default/saslauthd per abilitare saslauth:

START=yes

Avviare il demone:

#/etc/init.d/saslauthd start

In/etc/exim4/exim4.conf.template decommentare la riga seguente per abilitare l'autenticazione con saslauthd:

 plain_saslauthd_server:
    driver = plaintext
    public_name = PLAIN
    server_condition = ${if saslauthd{{$auth2}{$auth3}}{1}{0}}
    server_set_id = $auth2
    server_prompts = :
    .ifndef AUTH_SERVER_ALLOW_NOTLS_PASSWORDS
    server_advertise_condition = ${if eq{$tls_cipher}{}{}{*}}
    .endif

Aggiungere exim al gruppo sasl:

#adduser Debian-exim sasl

Riavviare exim:

#/etc/init.d/exim4 restart

Testare la connessione usando il proprio nome utente:

#swaks -a -tls -q AUTH -s localhost -au proprio_utente
Password:

Abilitare l'accesso IMAP installando Courier-Imap o un MTA simile.

Filtraggio dello spam

Ci sono diversi modi per rilevare lo spam.

Exim ha la configurazione predefinita per l'uso di spamassassin (è richiesto exim4-daemon-heavy).

#apt-get install spamassassin

Se si ha usa Debian Jessie o successiva (con systemd abilitato in modo predefinito), abilitare e avviare il servizio usando systemctl:

#systemctl enable spamassassin.service

Per i rilasci di Debian precedenti modificare /etc/default/spamassassin ...

ENABLED=1

Avviare il demone:

# /etc/init.d/spamassassin start

In tutti i sistemi modificare /etc/exim4/exim4.conf.template come richiesto dal proprio sistema.

Come prima cosa, se necessario, impostare spamd_address:

# Per l'analisi dello spam esiste un'opzione simile che definisce l'interfaccia a
# SpamAssassin. Non è necessario impostare questo se si usa il valore predefinito che
# è mostrato nell'esempio commentato. Per la scansione dei virus, deve essere modificata
# anche la lista di controllo degli accessi acl_check_data per abilitare la scansione spam.

# spamd_address = 127.0.0.1 783

Poi modificare la sezione acl_check_data per aggiungere le appropriate intestazioni per lo spam:

### acl/40_exim4-config_check_data
#################################

# Questa ACL viene usata dopo che sono stati ricevuti i contenuti di un messaggio. Questa
# è l'ACL in cui si possono testare le intestazioni o il corpo di un messaggio e, in
#  particolare, questo è il luogo in cui si possono richiamare analizzatori di virus o spam esterni.

acl_check_data:
...
...
...
# Vedere la documentazione di exim e il wiki di exim per ulteriori esempi.
#
# warn
#   spam = Debian-exim:true
#   add_header = X-Spam_score: $spam_score\n\
#             X-Spam_score_int: $spam_score_int\n\
#             X-Spam_bar: $spam_bar\n\
#             X-Spam_report: $spam_report

# metti intestazioni in tutti i messaggi (spam e non)
 warn  spam = nobody:true
     add_header = X-Spam-Score: $spam_score ($spam_bar)
     add_header = X-Spam-Report: $spam_report

# aggiunge una seconda riga di oggetto con l'indicazione *SPAM* quando un messaggio
# supera la soglia
  warn  spam = nobody
      add_header = Subject: ***SPAM (score:$spam_score)*** $h_Subject:

Per maggiori informazioni sulla configurazione dei filtri anti-spam vedere il wiki di exim.

Per testare la propria configurazione di spamassassin seguire il test di spamassassin e gtube.

ACL (Access control list, liste di controllo degli eaccessi) di Exim

Exim fornisce un modo flessibile per impostare liste di controllo degli accessi. Per maggiori informazioni vedere la documentazione delle ACL nel wiki di exim.

Per esempio, se si cerca di respingere tutta la posta da tre fornitori di servizi email gratuiti (dominio1.com, dominio2.com, dominio3.com) in base all'header Received dei loro server, si possono usare le righe seguenti:

deny
     condition = ${if match{$h_Received:}{\N\.(domain1|domain2|domain3)\.com\N}{yes}{no}}
     message = This mailbox does not support free e-mail services.

FAQ per gli utenti Debian di Exim4

Esiste una pagina con le FAQ per gli utenti di Exim4 in Debian.


Vedere anche